1 febbraio, 2016

Oristano Sa Sartiglia, il 7 e il 9 febbraio l’antica giostra equestre

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Se siete ad Oristano o volete un buon motivo per visitare una delle più caratteristiche città della Sardegna, febbraio è il mese della giostra equestre: Sa Sartiglia, che come tradizione  si svolge l’ultima domenica e martedì di Carnevale, che quest’anno cadono il 7 e il 9.

 

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A sfidarsi ci sono i cavalieri, divisi in Gremi: quello dei Contadini e quello dei Falegnami. I primi gareggiano la domenica, i secondi il martedì. Uno dopo l’altro e in corsa, dovranno dimostrare la propria abilità nel centrare con la spada una stella di latta appesa a un filo.

L’evento è atteso da turisti ma non solo, poichè la preparazione alla gara coinvolge i cavalieri oristanesi durante tutto l’anno. E prima della corsa avviene il passaggio di un imponente corteo, con eleganti cavalli bardati a festa, montati da cavalieri rivestiti dei preziosi costumi della tradizione sarda e di quella spagnola.

 

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Personaggio  principale della Sartiglia è Su Componidori: la massima autorità che avrà il compito di comandare la corsa. La sua nomina avviene il 2 di febbraio di ogni anno, con la festa della Candelora, dove le massime autorità del Gremio dei Contadini e del Gremio dei Falegnami ufficializzano il proprio rappresentante.

Quest’anno i presidenti dei Gremi dei Contadini e dei Falegnami consegneranno i ceri benedetti ai Componidoris Francesco Castagna e Alessio Garau che guideranno la prossima Sartiglia.

La Candelora da sempre rappresenta uno dei momenti più intensi della Sartiglia.

 

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Sin dalle prime ore del mattino la città si mobilita per celebrare il primo vero atto della nuova Sartiglia che inizia con le messe celebrate nella Chiesa di San Giovanni dei Fiori e nella Cattedrale di Santa Maria durante le quali vengono benedette le candele che poi saranno donate alle persone più vicine ai gremi. Tra i primi a ricevere in dono la candela benedetta ci sono l’Arcivescovo e il Sindaco di Oristano che è anche Presidente della Fondazione Sa Sartiglia.

L’antico cerimoniale della Sartiglia assegna ai presidenti dei Gremi (s’Oberaiu Majori del Gremio dei Contadini Amedeo Pireddu e il Majorale en Cabo del Gremio dei Falegnami Umberto Atzei) il compito di ufficializzare la scelta dei rispettivi Componidoris proprio con la consegna, ai cavalieri prescelti, del cero benedetto (con i fiocchi rossi quello dei contadini e rosa e celesti per quello dei falegnami).

La consegna dei ceri, scandita dalle musiche dei tamburini e dei trombettieri, è accompagnata dall’invocazione “Santu Giuanni t’aggiudidi” da parte de s’Oberaiu Majori dei Contadini e “Santu Giuseppi t’assistada” dal Majorale en Cabo dei Falegnami.

Il programma dettagliato è consultabile a questo link.

 

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E dopo  la corsa alla stella, via alle  spericolate acrobazie dei cavalieri. E’ la cosiddetta Corsa delle Pariglie: tre cavalieri compiono il passaggio nella via Mazzini con i cavalli appaiati guidati dai cavalieri laterali mentre il capocorsa affronta il percorso con le mani sulle spalle dei compagni. Seguono quindi i pericolosi passaggi dei cavalieri che si spingono in spettacolari evoluzioni. L’ultimo passaggio sul percorso è ancora una volta affrontato da su Componidori con la sua pariglia.

Per assistere a Sa Sartiglia è necessario acquistare un biglietto: qui tutte le informazioni.